Le complicanze del diabete di tipo 2

Le complicanze del diabete di tipo 2 


Il diabete, specie nelle persone in sovrappeso, è fortemente legato ad uno stato di insulino-resistenza. Questa condizione, caratterizzata da un progressivo calo dell’attività dell’insulina sui tessuti “target” dell’ormone, apre la porta all’insorgenza del diabete e ad una serie di complicanze estremamente temibili, soprattutto a carico del cuore e dei vasi sanguigni. Ecco il percorso di questi “passaggi”:
Il tessuto adiposo in eccesso nell’addome (obesità viscerale) libera nel sangue maggiori quantità di acidi grassi liberi. La stessa insulino-resistenza mantiene successivamente un circolo vizioso in cui coesistono livelli aumentati di glicemia e insulina.
Gli acidi grassi liberi si mettono in “concorrenza” con il glucosio e vengono utilizzati al suo posto dai muscoli, per cui si verifica un aumento della glicemia, cioè del glucosio nel sangue.
L’aumento del glucosio nel sangue porta ad un aumento da parte del pancreas della produzione di insulina. Essendo però l’organismo meno sensibile all’azione dell’insulina, anche in presenza di elevate quantità di insulina nel sangue, col tempo si può sviluppare il diabete.
Inoltre la presenza di tessuto adiposo viscerale in eccesso non solo porta allo sviluppo di una alterazione del metabolismo lipidico caratterizzata da aumento dei trigliceridi, diminuzione del colesterolo HDL ed aumento variabile del colesterolo LDL, ma predispone anche all’insorgenza di ipertensione arteriosa.


Le complicanze del diabete possono dunque insorgere acutamente, in seguito alle profonde alterazioni del metabolismo legate alla malattia non controllata, oppure progressivamente per il danno cronico indotto dalla patologia di base. Tutti questi rischi possono essere limitati adottando un trattamento che consenta di mantenere sotto controllo nel tempo i valori della glicemia. Come detto le complicanze interessano soprattutto i vasi sanguigni, manifestandosi sia a carico dei grandi vasi sanguigni (macroangiopatia, con incremento del rischio di infarto, ictus e lesioni vascolari agli arti) che dei piccoli vasi e dei capillari (retinopatia e nefropatia diabetica). Macroangiopatia. Il peso sociale ed economico di queste lesioni è estremamente significativo, se si pensa che oltre la metà delle morti in persone diabetiche è legato a infarto del miocardio. In particolare nei diabetici il rischio di morte per malattie cardiovascolari è superiore da due a quattro volte rispetto al resto della popolazione di pari età ed è ulteriormente aumentato dalla presenza di altri fattori di rischio spesso coesistenti, come l’iperlipidemia e il soprappeso.
Nei diabetici inoltre cresce anche il rischio di ictus e di lesioni occlusive alle arterie periferiche, che possono portare tra l’altro all’insorgenza del cosiddetto “piede diabetico”

 tratto da Salute Europa 
dietaperdiabetici
Share on Google Plus

About lar

This is a short description in the author block about the author. You edit it by entering text in the "Biographical Info" field in the user admin panel.
    Blogger Comment
    Facebook Comment

0 commentaires :

Enregistrer un commentaire